Generalizzare sul momento e le tecniche di potatura è quantomeno azzardato e fuorviante; alcune essenze necessitano di interventi drastici mentre altre male li sopportano, altre prediligono potature durante l'attività vegetativa altre durante il riposo invernale, ci sono specie che si avvantaggiano da interventi cesori dopo la fioritura e altre per le quali gli interventi di potatura si limitano all'eliminazione di rami morti. Per questi e altri motivi si dovrebbe entrare nello specifico e argomentare per moltissime piante, tecniche e momento migliore di intervento.
Per aiutare il lettore possiamo ricordare che dopo ogni intervento di potatura le piante reagiranno con l'emissione di nuovi rami e foglie per bilanciare lo squilibrio provocato e soprattutto non dobbiamo mai dimenticare che ad ogni taglio corrisponde una ferita; per cui è fondamentale utilizzare attrezzi (forbici, seghe ecc) che siano affilati e taglienti che lascino tagli netti e ben definiti senza lacerazioni evitando di scortecciare la pianta.
E' buona regola disinfettare gli attrezzi impiegati e ricoprire la supefice di taglio con mastici, facilmente reperibili sul mercato. Infine un altro consiglio è quello di realizzare tagli la cui superfice risulti verticale o comunque inclinata affinche non si depositi l'acqua piovana.
Un esempio classico rimanda alla potatura delle Rose; il momento migliore coincide con la fine dell'inverno, ciò permetterà alla pianta di produrre nuovi rami che assicureranno generose e insuperabili fioriture.